Una porta chiusa, chiude il mondo che sta dietro di essa, una porta aperta apre il mondo ad occhi che cercano di salvarne i pezzi che lo compongono.
Porta di stipite con rigorosa provenienza ad indicazione geografica abbandonata.Luogo del ritrovamento archeologico post millinium una stupenda discarica , dove fare “shopping ” a costo zero.
Salvata , ripulita, ha ritrovato un suo ruolo in questa casa dove tuttora dimora felicemente con il resto del contenuto di questa stanza.
Umanita’ anno zero, parte dalle discariche del mondo, senza uscita di sicurezza non ci potremo salvare.Umanita’ bestiale ,umanita’ da riabilitare, Araba elefante e io narrante di Umanita’ anno zero ,potrebbe entrare con l’immaginazione attraverso questa porta che come lei, proboscidata taglia xxls rischia l’estinzione per il troppo consumo di cose che non riusciamo piu’ a consumare, zanne e porte comprese ,entrambe ad indicazione geografica oltre che abbandonata , dimenticata.
Le discariche , sono la zona ad alto rischio di contagio sentimentale, sono l’altra faccia degli outlet e dello shopping compulsivo sfrenata.
Io consumatore incallito, consumo fino a fare indigestione non riesco a farne a meno, ho bisogno di una pausa di riflessione da consumare in una discarica, possibilmente dietro l’uscio di casa e semmai non la trovassi, posso sempre adattare il mio balcone.
Porta plebea carteggiata e riverniciata con smalto all’acqua non griffata (al momento non si trovano candidata a firme anomine), adottata dal buon cuore di una rivoluzionaria che fa dell’immondizia il terziario manifatturiero di un economia circolare, quella dell’ecologista che non e’ buonista, ma azionista di pensiero proprio
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